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3 Agosto 1999

Colonna 22

Non era mia intenzione starvi lontano per cosi tanto tempo e me ne dispiace, ma le cose succedono. Sono di nuovo qui e voglio parlarvi di un paio di cose, meno male che mi tenevate d’occhio per vedere se c’era qualcosa di nuovo e non vi siete stufati di me.
E’ strano come si possa impiegare tanto tempo ed energia per fare delle cose che una volta finite ti chiedi come sia stato possibile averci impiegato cosi tanto tempo. Non sto facendo il criptico, sto solo parlando del fatto di come nella vita, ciò che ci sembra avere importanza non ne ha più poi tanta quanto ci sembrava una volta che la cosa è stata realizzata ed in quel momento ti rendi conto di quanta energia hai impiegato per quell’impresa.

Lo Stato della California ne sta facendo una proprio adesso: vuole vendere la prigione di San Quintino e trasferire i detenuti del Braccio della Morte.
Per quelli che non lo sanno la prigione di San Quintino si erige su di una larga fascia di terra lungo la riva nord della Baia di San Francisco e qui è stata per più di 140 anni. Adesso vogliono venderne il terreno ed usare i soldi per fare qualcos’altro. Ho detto qualcos’altro perché lo scopo per il quale dicono che vogliono usare il denaro e l’uso reale che ne fanno solitamente non coincidono.
Parlavo con un avvocato di mia conoscenza che mi ha riferito di una certa lobby che pressava i politici per la vendita di questo terreno allo scopo di trasformarlo in zona residenziale con abitazioni e negozi. Non so se tutto ciò sia vero ma ha comunque un senso. La prigione è collocata su di un appezzamento di terreno situato in una posizione ambita. L’avvocato mi spiegava le vere ragioni per le quali lo Stato vuole trasferire la prigione, ragioni che in realtà sono più manipolative di quello che sembrerebbe a prima vista. Aspettavano da anni di fare questa manovra. L’idea è quella di trasferire la prigione in un posto lontano e difficile da raggiungere per gli avvocati che lavorano per gli appelli, sui casi dei clienti e per chiunque altro. Allo stesso tempo, quando avverrebbe un’esecuzione sarebbe più difficilmente raggiungibile anche per coloro che si radunano per protestare.

Gli americani hanno provato più e più volte che non vi prestano molta attenzione e lo Stato sa che se le esecuzioni sono effettuate lontane dagli occhi del pubblico, in un luogo che per di più è difficilmente raggiungibile anche per la semplice manifestazione di protesta, molti perderanno l’interesse.
Pensavo a come sarebbe ironico se San Quintino fosse venduto e per via del fatto che questo fazzoletto di terra è cosi storicamente famoso, lo facessero Monumento Storico Nazionale ed i costruttori non potessero più toccarlo.

La prigione di San Quintino ha d’altronde una storia più lunga e più nota del carcere di Alcatraz che è oggi un Monumento Storico Nazionale, credo, o qualcosa del genere.
Politici e Burocrati hanno trovato la scusa del fatto di come sia costoso mantenere una struttura come San Quintino allo scopo di trovare una ragione per venderla.
Credo che sia un po’ ingenuo da parte loro usare questa scusa perché se trasferiscono il carcere in un posto lontano dalle corti e dagli avvocati, il costo delle tasse crescerà in ogni caso. Gli avvocati e gli investigatori dovranno viaggiare di più e stare più a lungo quando vanno a visitare i oro clienti, spendendo ovviamente molto più di adesso che i loro clienti sono qui a San Quintino.
Sono d'altronde sicuro che San Quintino sarà venduto e i costruttori ringrazieranno donando danaro ai vari politici. Noi saremo trasferiti in qualche posto lontano che finirà per costare più tasse di San Quintino. Questo è il modo in cui i nostri politici lavorano.
La vera verità è quella che si fa credere agli elettori. Penso che la gente debba sapere che c’è di più di quello che gli viene detto dai media e dai portavoce del Governo. Adesso che sto trattando l’argomento soldi e prigione ne approfitto per parlarvi di un articolo uscito a giugno sul quotidiano San Francisco Chronicle. Questo articolo parla delle prigioni californiane e della compagnia telefonica MCI Worldcom. Se volete leggere l’articolo lo potete trovare qui http://www.sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?file=/chronicle/archive/1999/06/14/MN53919.DTL
L’articolo parla di come la California e la MCI Worldcom facciano pagare i detenuti somme maggiorate per le telefonate ai familiari. In questo modo, lo Stato e la MCI guadagna un’oscena quantità di danaro (16 milioni di dollari la California nel 1998, mentre la MCI non dichiarò quanto).
Resero difficile per i detenuti mantenere stretti rapporti con la famiglia e i propri cari. Questo è un perfetto esempio di come lo Stato della California sia più interessato al danaro piuttosto che alla sorte e la vita dei detenuti.
Non credo che siano neanche interessati a tenere i detenuti fuori dalla prigione. L’industria prigione ne soffrirebbe e ci sarebbe una notevole perdita di denaro.
Se i prigionieri escono e STANNO fuori di prigione questo eroderebbe l’industria carcere e ne farebbe mancare la materia prima. Sinché ci sono carcerati che escono e rientrano in prigione il sistema può tranquillamente funzionare.

C’è un circolo vizioso che sta prendendo piede nella prigione ultimamente. Stanno creando un abisso tra i carcerati, le loro famiglie e le persone care e ciò accade in diversi modi non solo facendo loro strapagare le telefonate.
Questo incrementa la probabilità che i prigionieri una volta usciti commettano altri crimini. Questo crea più vittime del crimine che chiedono sentenze più crudeli veloci e pene più dure che i politici sono felici di poter mettere in atto, pronti a dare.
Come risultato di tutto ciò il complesso industriale della prigione diventa sempre più forte e la popolazione carceraria più numerosa. I gruppi per i diritti delle vittime sono tranquilli perché pensano di aver agito sufficientemente in modo da risolvere la situazione. Nel frattempo il problema diventa sempre più grande ed ingestibile. Le vittime aumentano ma niente è fatto per risolvere il vero problemache è il modo in cui il sistema corrente opera e perpetua il problema in questo continuo cerchio. Finisco qui e spero di poter essere presto di nuovo con voi.
Prima di andare vorrei incoraggiare la gente a boicottare MCI Worldcom e tutto ciò che li riguardi, come Internet ed i servizi di computer.

A dopo,
Dean